Per molti acquirenti la compravendita di un immobile proveniente da donazione è un’operazione ad alto rischio. Tanto che, in parte dei potenziali compratori, vi è la frequente tentazione di abbandonare questa opportunità, per dirigersi verso l’acquisto di immobili che abbiano una provenienza diversa.

Ma è davvero così pericoloso acquistare un immobile di provenienza donativa?

In realtà, no. Ci sono tuttavia alcuni dettagli che dovresti sapere prima di fare la tua proposta di acquisto, al fine di individuare i migliori metodi per tutelarti.

I rischi nella compravendita di immobili che provengono da donazione

Per comprendere per quale motivo la compravendita di immobili che provengono da donazione possa essere considerata più “rischiosa” rispetto ad altre operazioni, è bene introdurre la figura degli eredi legittimari, una particolare categoria di eredi (i parenti più stretti del defunto) a cui la legge riconosce una particolare protezione patrimoniale.

In altri termini, gli eredi legittimari possono vantare dei diritti successori rafforzati sul patrimonio del defunto. E, in  tal senso, la legge stabilisce che il patrimonio del defunto non comprenda solamente ciò che rientra nell’eredità, poiché di pertinenza del de cuius al momento della sua morte, quanto anche tutto ciò che costui abbia eventualmente trasferito ai donatari mentre era in vita. Compreso, naturalmente, il suo patrimonio immobiliare.

Le azioni di riduzione e di restituzione

Ora, ipotizzando che gli eredi ritengano di aver visto una lesione nella loro quota di legittima, a costoro la legge riconosce la possibilità di avviare delle azioni di riduzione, in subordine delle azioni di restituzione, con la finalità di far valere i propri diritti.

Esperite le prime, i legittimari potranno cercare di soddisfare le proprie pretese sui beni del donatario. E se anche l’escussione degli altri beni del donatario non dovesse dare i suoi frutti, allora sarà consentito loro procedere verso i beni dei successivi acquirenti, fino all’ottenimento della restituzione di quanto donato.

Come proteggersi dai rischi in caso di acquisto di un immobile di provenienza donativa

Rammentato quanto precede possiamo certamente compiere un proficuo passo in avanti e scoprire in che modo tutelarsi dai rischi nell’ipotesi di acquisto di immobile di provenienza donativa.

Ricordiamo a tal proposito che la legge prevede un termine di prescrizione di venti anni per l’azione di restituzione contro i terzi aventi causa, a decorrere dalla trascrizione della donazione. È pur vero, però, che i legittimari possono interrompere il termine prescrizionale, e riavviare le lancette dall’origine, in caso di trascrizione dell’atto di opposizione alla donazione.

Risulta dunque più utile tutelare i propri diritti richiedendo e ottenendo da costoro una espressa rinuncia all’azione di riduzione o all’azione di restituzione. Considerato che ciò non è sempre possibile, allora si può ben valutare la sottoscrizione di una specifica copertura assicurativa, sempre più diffusa sul nostro mercato, con lo scopo proprio di tutelare l’acquirente del bene proveniente da donazione, e i suoi successivi compratori.

Per saperne di più invitiamo tutti coloro i quali volessero approfondire a contattare la nostra agenzia.

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